Sara Morganti: ‘in certi momenti sono talmente piena di cose da fare che penso di non farcela, poi sono le passioni stesse che mi spingono a continuare’

Sara di gare con i suoi cavalli ne ha vinte tante, ma la consapevolezza di essere la dimostrazione che i sogni si possono avverare anche se si vive con una compagna di viaggio chiamata sclerosi multipla è certamente la più grande vittoria.

Sara Morganti eSteps

Amazzone paralimpica di fama internazionale, campionessa mondiale di paradressage in carica e una delle prime atlete con sclerosi multipla ad aver intrapreso una carriera sportiva agonistica in Italia. A seguito di una diplopia scopre di avere la sclerosi multipla che la porta a una limitazione progressiva della capacità di deambulazione fino alla sedia a rotelle. ‘Era appena trascorso il Natale del 1995, avevo 19 anni e avevo da poco iniziato l’università, a quel tempo internet non esisteva, le informazioni sulla sclerosi multipla a disposizione dei pazienti erano poche e l’incertezza era tanta. In quel momento ho visto tutti i miei sogni frantumarsi’. Poi la scoperta della disciplina equestre paralimpica del paradressage che ha riacceso la luce nella vita di Sara.

La passione di Sara per i cavalli nasce a 13 anni quando chiede ai genitori di poter iniziare a montare come faceva la sorella maggiore e da quel momento la passione non si è mai spenta. La sua carriera sportiva non ha certo bisogno di presentazioni, venticinque titoli italiani, sei medaglie europee, quattro medaglie mondiali e per concludere, i due bronzi olimpici a Tokyo 2020, la maggior parte delle quali vinte insieme alla sua infallibile compagna Royal Delight con la quale calca il rettangolo da 12 anni. ‘Royal è la cavalla ad aver collezionato più partecipazioni e vittorie ai campionati mondiali di paradressage al mondo’, una vera e propria eccellenza per l’equitazione italiana. Ed è proprio il mondiale di paradressage in programma per agosto 2022, in Danimarca, il prossimo appuntamento in agenda, anche se ancora resta da definire chi sarà tra Royal Delight e Mariebelle ad accompagnare Sara. 

Ma non solo cavalli, Sara ha una ‘vita piena e ha realizzato molti sogni anche oltre l’equitazione’ come lei stessa ci dice parlando della laurea e del matrimonio con Stefano, ‘in certi momenti sono talmente piena di cose da fare che penso di non farcela, poi sono le passioni stesse che mi spingono a continuare’. Sara, infatti, lavora come segretaria la mattina, si allena il pomeriggio, fa idrochinesiterapia tre volte a settimana, si occupa dell’amministrazione e della logistica del centro ippico dove si allena e, come se non bastasse, è anche la rappresentante degli atleti del Comitato Italiano Paralimpico. 

Dalla voce di Sara si coglie chiaramente la dedizione con la quale ricopre l’incarico nel Comitato Paralimpico. Ci spiega che l’obiettivo fondamentale del Comitato è quello di diffondere lo sport paralimpico attraverso progetti rivolti soprattutto ai più giovani e allo stanziamento di fondi volti all’acquisto di appositi ausili per facilitarne la pratica. ‘Attraverso la promozione vogliamo diffondere il messaggio che è possibile praticare sport e per esperienza personale, posso dire che quando tutto sembrava finito, lo sport mi ha dimostrato che non era affatto così’

A pochi giorni dalla nostra intervista arriva anche la notizia che Sara è diventata la prima atleta di equitazione paralimpica nella storia del nostro paese ad entrare in un corpo sportivo militare o civile, nello specifico quello delle Fiamme Azzurre.

Non possiamo che augurare a Sara il meglio per il futuro e ringraziarla per essere per tutti noi un grande esempio di tenacia e dedizione.

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